Era il 21 febbraio 1959 quando, in un mondo segnato dalla tensione della Guerra Fredda e dal timore di un conflitto nucleare, nacque uno dei simboli più iconici e riconosciuti al mondo: il simbolo della pace. Disegnato da Gerald Holtom, un artista e designer britannico, il simbolo fu creato per rappresentare il movimento per il disarmo nucleare, diventando presto un emblema universale del pacifismo.
Un simbolo per un’era di speranza
L’ispirazione di Holtom fu tanto semplice quanto potente. Il design del simbolo si basa sulle lettere “N” e “D” dell’alfabeto semaforico, che stanno per Nuclear Disarmament (disarmo nucleare). Le linee al centro rappresentano le posizioni delle braccia in questo codice: “N” con due braccia abbassate a un angolo di 45 gradi e “D” con un braccio sollevato e l’altro abbassato. Questi segni furono racchiusi in un cerchio per simboleggiare l’unione e la totalità.

Holtom stesso spiegò che il simbolo rappresentava anche una figura umana stilizzata con le braccia abbassate, in segno di disperazione, un’immagine che rifletteva il suo personale stato d’animo di fronte alla minaccia della guerra nucleare.
La prima marcia per la pace

Il simbolo debuttò ufficialmente durante la Marcia di Aldermaston, organizzata dal movimento Campaign for Nuclear Disarmament (CND), che si svolse nel Regno Unito durante il fine settimana di Pasqua del 1958. Migliaia di manifestanti marciarono da Trafalgar Square a Londra fino all’impianto nucleare di Aldermaston, portando con sé cartelli e bandiere decorate con il nuovo simbolo.
Il suo messaggio di speranza e resistenza pacifica trovò subito eco, superando confini geografici e culturali.
Un’icona universale
Negli anni ’60, il simbolo della pace divenne indissolubilmente legato al movimento contro la guerra del Vietnam negli Stati Uniti e si diffuse rapidamente nel contesto delle lotte per i diritti civili, dell’ambientalismo e del pacifismo globale.

Oggi il simbolo non è più confinato al disarmo nucleare, ma rappresenta la pace in senso ampio: un richiamo all’unità, alla giustizia e alla non violenza. È stato adottato da milioni di persone in tutto il mondo, comparendo su poster, bandiere, t-shirt e persino graffiti, portando avanti il messaggio originario di Holtom.
66 anni dopo: un simbolo ancora vivo
A 66 anni dalla sua creazione, il simbolo della pace rimane un potente emblema di speranza e resistenza. In un mondo ancora segnato da conflitti e ingiustizie, esso continua a ispirare movimenti per la pace e a ricordarci l’importanza del dialogo, della comprensione e della cooperazione globale.
“Non si smette mai di lottare per la pace” sembrano dirci quelle semplici linee intrecciate in un cerchio, perché l’umanità ha sempre bisogno di ricordare che un futuro senza guerra è possibile.