Crisi idrica senza precedenti: la diga Ancipa verso la chiusura

Le immagini della diga Ancipa, riprese attraverso un video timelapse che documenta oltre un anno di progressivo prosciugamento, mostrano una realtà sconcertante. Dal giugno 2023 all’ottobre 2024, l’invaso, una volta ricoperto dalle acque bluastre che caratterizzavano il paesaggio, si è ridotto fino a diventare una distesa quasi vuota. Il video, diffuso recentemente dal Movimento per la Difesa dei Territori, evidenzia come questo processo sia andato peggiorando mese dopo mese, rivelando una siccità ormai fuori controllo.

La chiusura dell’invaso avverrà tra poco meno di 15 giorni, se la situazione meteorologica non dovesse migliorare drasticamente. Nel periodo estivo sono stati introdotti razionamenti idrici severi in tutti i comuni che dipendono dall’invaso Ancipa, come Troina, Nicosia, Gagliano, Sperlinga e Cerami. Tuttavia, le piogge sporadiche delle settimane scorse non hanno offerto il sollievo sperato e non sono riuscite a compensare il livello d’acqua drasticamente basso.

L’emergenza ha costretto le autorità regionali a prendere misure ulteriori per sostenere l’approvvigionamento idrico locale, attivando una rete di pozzi in vari comuni dell’Ennese per fronteggiare la situazione. Per alcuni comuni sarà possibile continuare a utilizzare l’acqua della diga fino a gennaio, ma solo se le condizioni meteorologiche cambieranno drasticamente. Altri comuni dovranno fare affidamento esclusivo sui pozzi già individuati.

Nella città di Enna, per esempio, sono stati trovati tre pozzi in contrada Bannatello, che saranno in grado di erogare fino a 10 litri d’acqua al secondo. Tuttavia, la piena operatività di questi pozzi richiederà ancora del tempo, suscitando comprensibile preoccupazione tra i residenti. Anche a Calascibetta è stato individuato un pozzo promettente, ma resta ancora da verificare la quantità esatta d’acqua disponibile.

La previsione per la diga Ancipa resta critica: senza un incremento delle precipitazioni, si stima che il bacino possa prosciugarsi completamente entro la fine dell’anno, facendo sprofondare l’intera area in una crisi idrica senza precedenti. La speranza è che l’inverno porti piogge abbondanti e continue per alleviare una situazione ormai al limite.

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