L’emergenza idrica sta colpendo duramente i cittadini dell’ennese, con previsioni preoccupanti per la diga Ancipa, la principale fonte d’acqua per diversi comuni della provincia. Secondo quanto emerso dalla cabina di regia, le riserve attuali sono sufficienti solo fino al 20 novembre, a meno che non si verifichino piogge significative.
La situazione è particolarmente critica per i comuni come Troina, Nicosia e Gagliano, che dipendono interamente dall’Ancipa e affrontano turnazioni di approvvigionamento idrico molto severe: in alcune aree, l’acqua è disponibile solo ogni sette giorni, mentre ad Enna e Calascibetta è garantita ogni sei e cinque giorni rispettivamente. Anche se altrove la situazione non è migliore, con altri invasi destinati a esaurirsi tra novembre e gennaio se non ci sono precipitazioni.
Recentemente, AcquaEnna ha annunciato l’adeguamento della turnazione nella frazione di Pergusa da cinque a sei giorni, in linea con le restrizioni attuate nel capoluogo. Salvo Cocina, coordinatore della cabina di regia, ha invitato i sindaci a cercare nuove fonti d’acqua, e alcuni comuni, come Valguarnera, hanno già trovato alternative, staccandosi dall’Ancipa. Altri comuni che si sono affrancati dalla diga includono Barrafranca, Nissoria, Piazza Armerina, Pietraperzia e Villarosa.