Salvatore Parla, 76 anni, detenuto in Emilia Romagna e condannato all’ergastolo per l’omicidio del giudice Rosario Livatino nel 1990, ha chiesto di poter scontare la pena ai domiciliari per motivi di salute. Parla afferma che le sue condizioni non sono compatibili con la vita in carcere e spera di ottenere il differimento della pena.
In passato, il tribunale di Sorveglianza di Bologna aveva già respinto una sua richiesta simile. Parla ha quindi presentato un ricorso in Cassazione, ma i giudici hanno ritenuto il ricorso incompleto e hanno restituito gli atti al tribunale di Bologna, che dovrà ora riesaminare la sua richiesta.
Parla, noto come “lo stiddaro”, ha sempre dichiarato di essere innocente. Inizialmente assolto in primo grado dalla Corte d’Assise di Caltanissetta, fu poi condannato in appello, una sentenza confermata successivamente dalla Suprema Corte.