È giunta a conclusione la raccolta firme promossa dalle tre sigle associative di Federconsumatori Aps Caltanissetta, Forum Siciliano dei movimenti per l’acqua e i beni comuni e il Movimento di Volontariato Italiano di Caltanissetta, che hanno organizzato, dallo scorso marzo, una petizione a livello provinciale finalizzata a chiedere al Presidente della Regione Sicilia On. Renato Schifani, di applicare e rendere esecutiva la sentenza del TAR di Palermo n. 00328/2020, così come confermata anche dal CGA nel luglio 2021, che ha sancito che sono “illegittime le delibere di giunta regionale con le quali vengono determinate le tariffazioni applicate da Siciliacque S.p.A a livello regionale” e con le quali vengono soprattutto penalizzati i cittadini della province con meno e carenti risorse idriche e che si trovano costretti a pagare una tariffa di 0,6960 €/mc di acqua all’ingrosso a Siciliacque S.p.A.
La raccolta firme, esclusivamente in formato cartaceo e con l’indicazione del documento di identità del firmatario, è stata organizzata su tutto il territorio provinciale, con l’importante contributo dei Comitati di Quartiere delle città di Caltanissetta, San Cataldo e Gela, di associazioni nazionali quali il WWF e CittadinanzaAttiva ed associazioni locali e cittadini che si sono prontamente messi a disposizione ed ai quali è indirizzato il sincero ringraziamento dei promotori.
Sono state raccolte in totale 3.840 firme verificate, un risultato che, messo in relazione con il territorio provinciale, di sicuro non lascia soddisfatte le tre sigle organizzatrici. L’analisi di questo modesto risultato, attinente ad una tematica impattante e determinante sul reale costo dell’acqua, può essere forse caratterizzata dal fatto che nello stesso periodo di avvio della campagna di raccolta firme, si è cominciata a palesare l’emergenza della crisi idrica che avrebbe pesantemente colpito le province della Sicilia centromeridionale. È infatti del marzo di quest’anno il Decreto che la Regione Sicilia ha emanato con la definizione dello “Stato di emergenza della risorsa idrica per usi idropotabili”, ancora vigente su tutto il territorio regionale sino a fine anno. Ciò probabilmente ha portato il cittadino a dare una maggiore attenzione e sensibilità al problema più delicato e primario della mancanza di acqua, della razionalizzazione, del razionamento, dei turni di erogazioni e non al costo dell’acqua. Analogamente la presa coscienza delle inadempienze di Siciliacque che hanno acuito la crisi e la tardiva risposta del gestore locale nell’affrontare l’emergenza hanno generato una perdita di fiducia dei cittadini ed una rassegnazione latente. A ciò si deve aggiungere la concomitanza dell’avvio operativo delle campagne elettorali per le amministrative locali in alcune importanti città della provincia, tra le quali gli importanti centri di Caltanissetta e Gela. Si è dovuta registrare, infatti, una non comune diffidenza dei cittadini, nei confronti dell’intera operazione di raccolta firme, sia sul fatto che la raccolta firme fosse solo il classico argomento “cavallo di Troia” per la “solita” promozione elettorale di chissà quale degli schieramenti politici della prima o seconda ora, sia sul fatto che potesse nascondere le velleità di candidatura di qualcuno dei riferimenti delle associazioni proponenti. A nulla sono valsi i comunicati stampa o la stessa conferenza stampa, nei quali si è specificato ed assicurato più volte che alcuna operazione elettorale voleva essere celata dietro le argomentazioni della petizione, ma la sola volontà era quella di portare la protesta delle comunità cittadine per il rispetto della normativa nazionale direttamente nelle mani del Presidente della Regione Siciliana. Le firme della petizione “sul caro acqua all’ingrosso” saranno presentate e consegnate direttamente nelle mani del Presidente della Regione Siciliana On. Renato Schifani dai delegati delle tre sigle associative.