Il 31 dicembre 2024 lo stabilimento Versalis di Ragusa chiuderà definitivamente i battenti entro pochi giorni, segnando la fine di un’importante epoca industriale per il capoluogo di provincia e per l’intera Sicilia. L’annuncio ufficiale della chiusura è stato accompagnato dalla dichiarazione di sciopero da parte del sindacato dei chimici, che ha espresso profonda preoccupazione per il futuro del territorio.
Eni aveva precedentemente promesso un imponente piano di investimenti di due miliardi di euro per ciascun sito produttivo Versalis in Italia, finalizzato alla riconversione della chimica di base. Questo avrebbe incluso lo sviluppo di bio plastiche, una Giga Factory per le batterie di accumulo e il fotovoltaico. Tuttavia, Ragusa non beneficerà di questi investimenti, rimanendo esclusa dal piano di riconversione e destinata alla dismissione.
I sindacati denunciano che la chiusura di Versalis rappresenta un duro colpo per il tessuto industriale di Ragusa, con pesanti ripercussioni economiche e occupazionali. “La chiusura di Versalis è l’ennesimo segnale di un preoccupante processo di deindustrializzazione che sta colpendo il nostro Paese”, affermano i rappresentanti delle associazioni dei lavoratori. Quest’ultime richiamano l’intervento urgente del governo nazionale e regionale. Le sigle Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno proclamato lo stato di agitazione con il blocco dello straordinario; l’astensione dal lavoro per i lavoratori giornalieri e turnisti è prevista per l’intera giornata del 12 novembre 2024, con la fermata degli impianti ad esclusione delle prestazioni necessarie per la sicurezza e il relativo presidio.