Dalle pasticcerie ai panifici sino ai supermercati, soprattutto nel periodo di carnevale le chiacchiere diventano protagoniste indiscusse, espressione di una tradizione oramai millenaria. Ma se in genere risulta complesso definire un coretto valore economico, ecco che in questo caso la situazione è proprio sfuggita di mano.

Il celebre Iginio Massari impone 100 euro al chilo determinando un aumento del 25% rispetto allo scorso anno e una posizione sul mercato nettamente superiore alla media.
Come indicato da Altroconsumo, infatti, il costo delle chiacchiere può variare dai 6,36 euro al chilo nei supermercati al range dei 20-60 euro nelle panetterie e pasticcerie.
Sulla questione non sono tardate ad arrivare critiche ed opinioni contrastati in merito ai fattori che possono aver determinato un prezzo talmente elevato, forse legato ad un’azione di marketing, e quanto questo possa nella contemporaneità alterare il valore che la pasticceria da sempre riveste nel nostro Paese.
Le chiacchiere di carnevale, dopo la firma Massari, fungono oggi da apri pista per la trasformazione del food in un bene quasi di lusso alla stregua dei capi firmati dai grandi stilisti. E, così, ciò che prima era una prelibatezza per grandi e piccini, inizia a diventare un bene non per tutti accessibile.