I segretari della Cgil Sicilia, Alfio Mannino e Gaetano Agliozzo, denunciano una grave situazione nella sanità regionale, evidenziando mancanza di trasparenza e decisioni prese senza confronto con le parti interessate, come i sindaci.

Secondo i sindacalisti, il piano di riorganizzazione in corso rischia di colpire duramente il servizio sanitario pubblico, smantellando la medicina del territorio e penalizzando le aree interne. Le assunzioni annunciate sono insufficienti, aggravando la carenza di organico stimata in 18.000 unità tra medici, infermieri e personale amministrativo.
La situazione attuale, con liste d’attesa lunghissime e strutture del PNRR senza personale, potrebbe favorire l’espansione del settore privato a scapito del diritto alla salute garantito dal sistema pubblico.
La Cgil chiede interventi immediati, come la rimozione dei tetti di spesa, un piano per il rilancio della sanità pubblica, il potenziamento della medicina territoriale e un’organizzazione adeguata della rete ospedaliera, per garantire ai cittadini servizi efficienti e accessibili.