Festival Trame Contemporanee, vietata l’esposizione dell’opera di Alberto Foresta sulla Palestina. L’Assessore agli eventi replica: “nessuna censura”

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"LIBERA LIBERA PALESTINA" di Alberto Foresta

Caltanissetta – L’artista Alberto Foresta, che doveva esporre la sua installazione intitolata “LIBERA LIBERA PALESTINA” nella galleria civica di Palazzo Moncada, ha annunciato ieri con un post Facebook, il suo ritiro dalla mostra collettiva del Festival Trame Contemporanee, denunciando una censura nei confronti della sua opera. Quest’ultima affrontava il tema della guerra in Palestina. La sua installazione consisteva in un blocco di ghiaccio contenente una bandiera palestinese, che nel corso dei giorni si sarebbe liberata e tornata alla terra.

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L’artista Alberto Foresta

Tuttavia, Foresta ha dichiarato di essere stato informato dell’impossibilità di esporre tale opera a causa di un regolamento dell’Amministrazione Comunale di Caltanissetta. Questo regolamento vieterebbe l’esposizione di opere legate a guerre specifiche o che rappresentano bandiere, limitando così la libertà tematica degli artisti partecipanti. Nel suo post su Facebook, Foresta ha espresso profondo rammarico e delusione per l’accaduto, sottolineando che la sua opera non è mai stata visionata da nessuno e che la censura preventiva è una grave violazione della libertà di pensiero di un artista. “Chiedo pubblicamente all’Amministrazione Comunale di fare chiarezza su questo punto… Mi domando se sia opportuno impedire ad un Artista di esporsi su un tema ideologico, politico, sociale che di si voglia, a discapito della libertà che lo stesso dovrebbe avere,” ha scritto l’artista.

La replica dell’Assessore agli Eventi Petrantoni

petrantoni salvatore piccola Festival Trame Contemporanee, vietata l'esposizione dell'opera di Alberto Foresta sulla Palestina. L'Assessore agli eventi replica: "nessuna censura"
Salvatore Petrantoni, Assessore agli Eventi del Comune di Caltanissetta

In una nota l’Assessore agli Eventi, Salvatore Petrantoni ricostruisce la vicenda: Circa un mese fa, alcuni giovani Nisseni, per lo più studenti e residenti fuori sede, proponevano all’Ufficio Cultura del nostro Comune, il progetto riguardante una mostra da allestire al Palazzo Moncada in occasione del Santo Natale, incastonandola nel programma degli eventi “Caltanissetta, città del Natale” già organizzato dall’Amministrazione Comunale. I curatori della mostra, interfacciandosi costantemente con gli Uffici, addivenivano alla decisione di scegliere tra i candidati artisti in piena autonomia. Durante le interlocuzioni tra gli Uffici preposti e i curatori della mostra venivano evidenziate le finalità ed il contesto della mostra stessa in considerazione anche della compresenza di altri eventi contestuali e nello stesso luogo. In tal senso, l’obiettivo che i curatori hanno scelto era diffondere la cultura dell’arte contemporanea nelle sue diverse manifestazioni, pittorica, scultorea, multimediale, musicale etc, rendendola fruibile a tutti, senza alcuna limitazione, nel contesto Natalizio nel quale i curatori desideravano essere inclusi, con accesso assolutamente gratuito. Nelle indicazioni sulla gestione delle mostre a Palazzo Moncada della Direz. VII Ufficio Turismo, Cultura e Sport, esprime tra l’altro che:… “Le opere che si intendono mostrare non devono essere contrarie a norme morali o giuridiche pena l’esclusione dell’evento.” Gli Uffici e il sottoscritto Assessore agli eventi, pertanto, hanno chiesto informazioni sugli artisti e sulle opere che avrebbero esposto ed hanno valutato in linea con le indicazioni sopradette. Si precisa infatti, che al fine di porre una speciale attenzione alla tutela dei minori, soprattutto nella società del nostro tempo, che tende a “sbattere in faccia” ai giovanissimi, temi di assoluta violenza e di oltraggio alla pubblica decenza, nonché in considerazione del momento storico riguardante la situazione geostorica che ha comportato quotidiani disordini in diverse parti d’Europa, si è invitato il curatore ha chiedere ad alcuni autori di poter sostituire le opere ritenute inadeguate al contesto nel quale sono state inserite. Si manifesta sin d’ora la totale apertura ad altre manifestazioni artistiche che vorranno essere proposte all’attuale Amministrazione Comunale e che verranno concesse in contesti diversi e specifici, con l’adozione di tutte le opportune tutele nei confronti dei soggetti più deboli. Quest’Assessorato respinge con fermezza qualsiasi considerazione gratuita riconducibile a censure così come del resto è stato ampiamente dimostrato in questi primi sei mesi di eventi e manifestazioni finalizzati alla crescita culturale e al benessere della città e che hanno coinvolto pienamente artisti di qualsivoglia espressione.

Solidarietà da diversi esponenti dell’opposizione

Annunciata da parte dei consiglieri comunali Carlo Vagginelli e Armando Turturici un’interrogazione in consiglio comunale.

“Da quanto ho potuto verificare il regolamento in questione non esiste. La gestione della sala espositiva di Palazzo Moncada, – dichiara Carlo Vagginelli – è contenuta in un Documento dell’Ufficio Cultura, Sport e Turismo del Comune. Tale documento prevede testualmente che “L’ufficio cultura dopo aver ricevuto l’istanza sottoporrà la stessa alla valutazione dell’assessore alla cultura, e in caso di decisione favorevole procederà ad autorizzare lo svolgimento della mostra.”

Di seguito le domande depositate alla presidenza del consiglio comunale per l’interrogazione al Sindaco Walter Tesauro:

1. Se esista un regolamento formale o informale che vieti la presentazione di opere legate a temi politici o a specifiche guerre all’interno delle mostre ospitate dalla Galleria Civica di Palazzo Moncada. Se sì, chiediamo di ricevere copia del medesimo regolamento e di chiarire le motivazioni alla base di tale disposizione;

2. Se la decisione di escludere l’opera di Alberto Foresta sia stata presa in virtù di tale regolamento, o se, invece, sia stata il risultato di un intervento politico da parte dell’Amministrazione Comunale;

3. Se questa esclusione rispetti i principi di libertà espressiva e artistica, come sancito dalla Costituzione Italiana, e quale posizione abbia assunto l’Amministrazione Comunale riguardo alla possibilità per gli artisti di trattare temi ideologici, politici e sociali senza subire censura o limitazioni;

4. Se l’Amministrazione Comunale ritenga opportuno rivedere eventuali regolamenti che possano limitare la libertà espressiva degli artisti, in particolare per quanto riguarda temi di rilevanza politica e sociale.

L’ex sindaco Roberto Gambino ha commentato la vicenda, affermando: “In merito al post garbato e rispettoso pubblicato da Alberto Foresta, sulla non accettazione della sua installazione per la collettiva oggi inaugurata a Palazzo Moncada, preme sottolineare quanto segue. Non mi risulta esista alcun regolamento per l’esposizione di opere d’arte a Palazzo Moncada, per cui non è stata sicuramente questa la ragione di esclusione dell’installazione di Alberto. A questo punto ci potrebbe essere stato un intervento da parte dell’amministrazione, dal punto di vista etico e morale che ha giudicato l’opera non idonea. Questo fatto, se realmente accaduto, lo ritengo veramente inquietante perché la politica non può e non deve entrare nel merito dell’opera d’arte condizionandone la sua esposizione.”

Gambino ha inoltre ricordato che Foresta ha già esposto opere provocatorie a Palazzo Moncada, come l’installazione con stracci provenienti dagli sbarchi di immigrati clandestini e un’opera per le coppie arcobaleno. “Palazzo Moncada ha ospitato mostre importantissime che, in applicazione ai personalismi etici e morali del politico di turno, potevano addirittura non tenersi, come la personale di Giuseppe Veneziano. Penso che l’amministrazione e per essa l’assessore alla cultura abbia il dovere di chiarire l’accaduto nella speranza che ci sia una spiegazione a tutto ciò,” ha concluso Gambino.

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