Un tragico caso di negligenza medica ha portato l’ASP di Agrigento a risarcire una famiglia con una somma di circa 880.000 euro. La vicenda riguarda un uomo deceduto dopo due ricoveri presso l’ospedale di Canicattì, dove, secondo la sentenza del tribunale, il trattamento delle sue patologie è stato caratterizzato da gravi errori e superficialità. La mancanza di una documentazione clinica adeguata ha inoltre complicato l’intervento successivo dei medici di una struttura sanitaria a Catania, dove l’uomo è stato trasferito e ha perso la vita.
Il tribunale ha stabilito che la responsabilità del decesso ricade esclusivamente sull’ospedale di Canicattì, sottolineando la gestione insufficiente e un approccio terapeutico inadeguato. I familiari, che avevano richiesto inizialmente un risarcimento superiore al milione di euro, hanno agito legalmente ottenendo una condanna contro l’ASP. La legale dell’azienda sanitaria ha ritenuto infondato presentare ricorso, evidenziando l’impossibilità di fornire nuovi elementi per difendere l’operato dei medici.
Alla fine, l’ASP ha stanziato la somma per il risarcimento, ridotta rispetto alla richiesta iniziale poiché alcuni familiari del defunto sono stati esclusi dalla causa. Questo caso rappresenta un grave esempio di quanto sia fondamentale un trattamento medico accurato e una gestione trasparente della documentazione clinica.