Ogni giorno, pazienti con sospetti sintomi di ischemia arrivano al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Ma anche quando gli esami confermano il problema, la situazione si complica: per ricevere le cure salvavita, i pazienti devono essere trasferiti d’urgenza a Caltanissetta o Palermo. Questo perché, a causa di una drammatica carenza di specialisti, il servizio di neurologia non è attivo 24 ore su 24. L’ultimo episodio è di pochi giorni fa, ma situazioni simili si verificano ogni notte da oltre un anno, con la grave conseguenza che i malati non possono accedere tempestivamente alla terapia necessaria, che risulta efficace solo se somministrata subito.
Medici e personale sanitario, sotto condizione di anonimato, descrivono una realtà fatta di attese e trasferimenti inutili. Se un paziente viene colpito da un ictus ischemico al di fuori dell’orario diurno, si trova a dover affrontare un lungo percorso di trasferimento, con consulti a distanza e ricerche di ospedali disponibili, spesso con tempi che compromettono il trattamento.
Sebbene l’Azienda sanitaria abbia avviato concorsi per assumere nuovo personale, finora non ci sono stati miglioramenti concreti. Inoltre, l’Asp ha dichiarato di voler aprire una stroke unit a Sciacca, anche se al momento non vi è un reparto di Neurologia operativo nella struttura.
La situazione attuale mette in luce la necessità urgente di investire in personale e strutture per garantire che i pazienti ricevano le cure necessarie in tempi adeguati.
