Cambio ai vertici della Regione Siciliana: 600 candidature per 17 incarichi dirigenziali

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Un’importante riorganizzazione sta prendendo forma alla Regione Siciliana, con la scadenza degli incarichi dirigenziali prevista per la settimana prossima. Sono ben 600 le autocandidature giunte agli uffici dell’assessorato alla Funzione pubblica, un numero significativo che testimonia l’interesse e la competizione per ottenere una delle 17 posizioni vacanti. Ora, il personale del dipartimento sta avviando il processo di valutazione dei curriculum, che saranno successivamente indirizzati agli assessorati competenti per le scelte finali.

I posti da coprire riguardano una vasta gamma di dipartimenti, ognuno con sfide e priorità specifiche. Tra questi, i più richiesti sono i settori di Agricoltura e Corpo Forestale, con circa 40 curriculum per ciascuno, seguiti dalla Programmazione che, con soli 15 candidati, risulta il più tranquillo. Tuttavia, dietro questa abbondanza di richieste, si nasconde una serie di dinamiche politiche e amministrative che potrebbero influire sulla selezione finale.

In particolare, per il dipartimento dell’Agricoltura, è prevista la rotazione obbligatoria a norma di legge, il che comporterà la fine del mandato per Dario Cartabellotta e l’ingresso di un nuovo dirigente, con il nome di Fulvio Bellomo che circola come possibile sostituto. Altri dipartimenti coinvolti in questo processo di rotazione e cambiamento includono Urbanistica, dove si prevede l’uscita di Rino Beringheli, e Funzione pubblica, con la probabile partenza di Carmen Madonia.

Una delle sfide più complesse riguarda invece il destino di Carmelo Frittitta, alla guida delle Attività produttive. Un acceso dibattito politico ha visto contrapporsi il presidente della Regione, Schifani, che auspica un rinnovamento, e l’assessore Tamajo, che invece spinge per la riconferma.

Nel frattempo, il dipartimento della Protezione civile sembra destinato a rimanere sotto la guida di Salvatore Cocina, grazie a una deroga che ne garantisce la riconferma. Cambiamenti significativi, invece, potrebbero coinvolgere il Corpo forestale, dove il nome di Dorotea Di Trapani, attuale vicecapo di gabinetto di Schifani, è emerso come possibile nuovo capo, pronta a sostituire Giuseppe Battaglia. Un altro possibile scenario vede Battaglia spostato ai Beni culturali, dove la riconferma di Mario La Rocca non è ancora definitiva.

Infine, il caso di Alberto Pulizzi, attuale capo della Pesca, rappresenta una delle incognite maggiori. Essendo l’unico dirigente di seconda fascia, Pulizzi avrebbe la possibilità di scegliere qualsiasi incarico disponibile. 

La situazione resta incerta, con le nomine ancora in sospeso e ogni scelta destinata a avere un impatto significativo sull’equilibrio politico e amministrativo della Regione Siciliana.

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