pexels markusspiske 2027059 Caltanissetta, il Presidio Donne per la Pace in piazza contro il riarmo europeo pexels markusspiske 2027059 Caltanissetta, il Presidio Donne per la Pace in piazza contro il riarmo europeo

Caltanissetta, il Presidio Donne per la Pace in piazza contro il riarmo europeo

Il Presidio Donne per la Pace di Caltanissetta scende in piazza per dire no al riarmo dell’Europa e per ribadire il rifiuto di ogni forma di conflitto. L’appuntamento è fissato per il 24 marzo 2025, dalle 17:00 alle 18:00, in Piazza Garibaldi. L’iniziativa si inserisce nel solco del documento politico già condiviso dal Presidio di Palermo e vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze delle politiche belliciste dell’Unione Europea.

Le organizzatrici del presidio contestano duramente la strategia annunciata dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che con il programma “Rearm Europe” ha dichiarato di voler perseguire la pace attraverso la forza. Secondo il movimento pacifista, questa visione tradisce i principi fondanti dell’Unione Europea, nata per garantire stabilità e democrazia attraverso la diplomazia e la cooperazione.

Le attiviste nissene evidenziano diversi punti critici nel piano di riarmo, considerandolo:

  • Un tradimento dell’idea fondante di Europa;
  • Una regressione culturale, politica e umana;
  • Una contraddizione logica, poiché la pace è associata alla vita mentre la forza militare evoca odio e morte;
  • Un’azione senza mandato popolare, visto che i cittadini non hanno espresso volontà di aumentare la spesa militare;
  • Una propaganda bellicista basata su una manipolazione della storia, citando a sproposito Alcide De Gasperi per giustificare un aumento della spesa in armamenti pari a 800 miliardi di euro.

Le attiviste fanno appello ai valori democratici e chiedono un’inversione di rotta per costruire un’Europa che investa nella pace anziché nella guerra. «L’unica arma della pace è l’educazione», affermano, richiamando il pensiero di Maria Montessori, secondo cui la difesa dei popoli non può poggiare sulle armi, poiché la guerra non garantisce mai stabilità e prosperità durature.

L’iniziativa del 24 marzo, pur nata dal Presidio Donne per la Pace, è aperta a chiunque voglia sostenere un’Europa di dialogo e cooperazione. «Svegliati Europa dei popoli, torna ai progetti di pace e non di guerra», recita l’appello lanciato dalle organizzatrici.

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