Domenica 6 ottobre, gli studenti di Caltanissetta parteciperanno a una manifestazione contro la siccità, sostenuti dalla CGIL. Questa iniziativa è parte di un movimento più ampio che include anche una manifestazione nazionale per la giustizia sociale e climatica organizzata dalla Rete degli Studenti Medi e dal Coordinamento di Caltanissetta, prevista per venerdì 11 ottobre.
La CGIL sottolinea l’importanza di unire le forze con i giovani del territorio per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico e alla crisi idrica, un problema che ha colpito la provincia per anni. I rappresentanti sindacali evidenziano che la siccità è un fattore chiave nella desertificazione e nel degrado ambientale, con effetti devastanti sulla biodiversità e sul benessere delle comunità locali.
Secondo i dati Istat, nel 2022, la Sicilia ha registrato una dispersione dell’acqua pari al 51,6%, con un volume di 339,7 milioni di metri cubi di acqua sprecata. Questo fenomeno è particolarmente grave in alcune aree, dove le percentuali di dispersione superano il 60%. Solo il 61% della popolazione siciliana è servita da un impianto di depurazione, e nei comuni capoluogo di provincia la percentuale sale al 71,5%. Inoltre, il 75% degli impianti di depurazione scarica le acque reflue in torrenti e fiumi, mentre solo il 25% le scarica in mare.
Durante la manifestazione, gli studenti e la CGIL chiederanno misure concrete per affrontare la crisi idrica, ritenuta da molti una diretta conseguenza della cattiva gestione da parte del governo regionale. Gli interventi strutturali, come l’ampliamento dei sistemi di irrigazione e la creazione di nuovi invasi, sono stati annunciati, ma spesso restano sulla carta o vengono ritardati. Ad esempio, nel 2022, la Regione aveva annunciato 31 progetti di miglioramento del sistema irriguo finanziati nell’ambito del Pnrr, che sono stati bocciati.
I manifestanti rivendicheranno il diritto di restare nella loro provincia, promuovendo un impegno attivo per il cambiamento, che includa investimenti in nuove tecnologie legate alla transizione energetica e alla salvaguardia dell’ambiente. L’obiettivo è costruire un futuro sostenibile per i giovani e garantire che le loro aspettative e diritti siano al centro delle politiche regionali.