Caltanissetta – «Ancora una volta i cittadini colpiti da un evento calamitoso vengono lasciati soli». È l’accusa lanciata dal consigliere comunale Roberto Gambino, che ha presentato una nuova interrogazione al sindaco Walter Tesauro per chiedere chiarimenti e interventi immediati a sostegno delle famiglie sgomberate da via Redentore e vicolo Scilla, a seguito dei dissesti verificatisi nel dicembre 2024.
L’interrogazione, indirizzata direttamente al primo cittadino, riguarda gli immobili sgomberati a causa di gravi lesioni strutturali in una vasta area del centro storico, già classificata come sito di attenzione dal Piano per l’assetto geomorfologico. A distanza di mesi dall’ordinanza di sgombero del 12 dicembre 2024, Gambino denuncia l’assenza di una direttiva politica straordinaria da parte dell’amministrazione, nonostante la dichiarata natura calamitoso dell’evento.
Secondo il consigliere, dopo le verifiche effettuate dai tecnici incaricati dai proprietari, il Comune ha attivato solo «procedure ordinarie» per il rilascio delle autorizzazioni necessarie a eseguire le indagini sugli edifici, imponendo ai cittadini costi per diritti tecnici, marche da bollo, richieste ai sottoservizi e addirittura un deposito cauzionale.
«Non è stata neanche convocata una conferenza dei servizi per l’acquisizione dei pareri – scrive Gambino – scaricando così ogni onere burocratico ed economico sui proprietari, già colpiti da gravi disagi economici e psicologici. L’assenza di un’azione politica coordinata – aggiunge – rischia di vanificare anche gli sforzi della Croce Rossa Italiana, che ha avviato una raccolta fondi per sostenere le famiglie sfollate».
Un altro nodo critico sollevato riguarda il ritardo – quasi tre mesi – con cui la Giunta ha deliberato la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale alla Regione Siciliana, rispetto alla prassi seguita da altri Comuni che agiscono nei giorni immediatamente successivi a eventi simili.
Gambino chiede di sapere se la richiesta di dichiarazione di calamità sia stata accolta, con quali esiti, e se l’amministrazione intenda assumere un ruolo attivo in qualità di autorità di protezione civile, avviando iniziative concrete a tutela dei cittadini sgomberati.
«Ancora una volta mi accuseranno di populismo – conclude il consigliere – ma se difendere i cittadini significa essere populisti, allora ne sono orgoglioso».