Calogero Drago è stato nuovamente confermato alla guida della sezione agrigentina degli arbitri della FIGC, ottenendo, con il 97% dei voti a suo favore, una vittoria plebiscitaria. Questo traguardo segna un momento storico: mai prima d’ora la sezione agrigentina aveva visto un presidente confermato per tre mandati consecutivi con un consenso così unanime. La rielezione di Drago rappresenta non solo un tributo alla sua dedizione e alla qualità del lavoro svolto, ma anche una chiara approvazione dei suoi associati per il programma che ha illustrato per i prossimi anni. Durante l’Assemblea elettiva, molti sono stati gli interventi in supporto del Presidente e i ringraziamenti per i tanti risultati ottenuti in questi due mandati. Calogero Drago, nel suo discorso di ringraziamento, ha ripercorso i principali traguardi raggiunti sinora, evidenziando come il suo lavoro sia stato sempre guidato da principi di inclusività, professionalità e rispetto.
“Dopo otto anni fantastici – dichiara Calogero Drago – sono felice di aver ricevuto questo largo consenso da parte dei miei associati, frutto di un grande lavoro di squadra che ha visto sempre al centro la condivisione di ogni progetto”.
Il programma di Drago per i prossimi anni si focalizza su obiettivi chiari e d’impatto sociale. Tra le sue priorità, l’innalzamento della presenza femminile all’interno della sezione, un aspetto che rappresenta una svolta importante per l’inclusività nel mondo arbitrale. Questo obiettivo è accompagnato da un impegno a contrastare la violenza in ogni sua forma, promuovendo un ambiente sicuro e rispettoso che faccia della sezione agrigentina un modello a livello nazionale. Il nuovo mandato si concentrerà sul rafforzamento delle attività tecniche riflesso dell’impegno di Drago riposto nella formazione di arbitri competenti e pronti a gestire con sensibilità le difficoltà in campo.
La rielezione di Drago testimonia la fiducia che i suoi associati ripongono in lui, una fiducia costruita su anni di successi concreti e progetti condivisi. L’inizio di questo terzo mandato segna, quindi, un passo deciso per un futuro che punta a fare degli arbitri agrigentini un esempio di eccellenza e innovazione.