14122024 105720 01. Foto Lancio Blitz antimafia a Palermo e Mazara del Vallo: 18 arresti per infiltrazioni nel tessuto economico 14122024 105720 01. Foto Lancio Blitz antimafia a Palermo e Mazara del Vallo: 18 arresti per infiltrazioni nel tessuto economico

Blitz antimafia a Palermo e Mazara del Vallo: 18 arresti per infiltrazioni nel tessuto economico

Nelle prime ore di questa mattina, un’importante operazione antimafia condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo ha portato all’arresto di 18 persone, accusate di reati che vanno dall’associazione mafiosa al porto abusivo d’armi, estorsione e turbata libertà degli incanti. Tra gli arrestati, 7 sono stati condotti in carcere, 10 agli arresti domiciliari e 1 sottoposto all’obbligo di dimora.

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L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Palermo, ha svelato le dinamiche interne della famiglia mafiosa di Mazara del Vallo, mettendo in luce un sistema di potere criminale incentrato sul controllo economico del territorio. Il nucleo investigativo ha documentato come il clan gestisse aree di pascolo e aste fallimentari, esercitando pressioni e violenze per mantenere il proprio dominio.

Un allevatore, ritenuto braccio operativo del capo mandamento attualmente detenuto, è emerso come figura chiave. Il suo ruolo comprendeva la riscossione di crediti insoluti, la risoluzione di controversie e l’organizzazione di traffici illeciti, tra cui quello di stupefacenti, tra Palermo e i territori limitrofi.

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L’inchiesta ha messo in evidenza il legame tra Cosa nostra e un imprenditore mazarese, attivo nella gestione di una rete di supermercati. Grazie al sostegno dell’organizzazione, l’imprenditore avrebbe ampliato i suoi affari acquisendo numerose società e settori economici. In cambio, garantiva assunzioni di affiliati e loro parenti, finanziamenti per nuove attività mafiose e la riacquisizione di beni sequestrati attraverso aste pilotate.

Le indagini hanno sottolineato come la mafia eserciti una pressione significativa sull’economia locale, limitando la libera concorrenza e danneggiando il tessuto produttivo legale. Attraverso la gestione di risorse e settori strategici, Cosa nostra è riuscita a consolidare il suo potere economico e sociale nella zona.

Oltre 150 finanzieri sono stati impiegati nell’operazione, che rappresenta un ulteriore passo nella lotta contro le infiltrazioni mafiose nel tessuto produttivo. Le autorità hanno ribadito l’importanza di garantire condizioni di legalità e competitività al mercato, tutelando le imprese oneste.

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