Il 25 febbraio 1866, esattamente 159 anni fa, nasceva a Pescasseroli, nel cuore dell’Abruzzo, Benedetto Croce, una delle figure più influenti del panorama culturale italiano del Novecento. Ribattezzato come il “filosofo della libertà”, Croce è stato un pensatore eclettico, capace di lasciare un segno indelebile non solo in campo filosofico, ma anche storico, letterario e politico.
Un’infanzia segnata dal dolore

La vita di Croce fu segnata precocemente da una tragedia. All’età di 17 anni, perse entrambi i genitori e la sorella in un terremoto che distrusse Casamicciola, sull’isola di Ischia. Sopravvissuto per miracolo, Croce portò con sé il peso di quella perdita per tutta la vita, un’esperienza che ne plasmò profondamente il pensiero e l’approccio esistenziale.
Il pensiero filosofico: idealismo e libertà
Croce è ricordato soprattutto per il suo idealismo storicistico, che lo portò a sviluppare una visione della realtà come espressione dello spirito umano. L’arte, la storia, la filosofia e la morale, secondo Croce, non sono discipline separate, ma momenti di un unico processo di realizzazione dello spirito.
La sua opera principale, Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale (1902), rappresenta una delle tappe fondamentali della filosofia estetica moderna. Qui Croce definisce l’arte come una forma di conoscenza intuitiva, distinta dalla conoscenza logica e scientifica.

Croce fu anche un instancabile sostenitore della libertà come valore assoluto e imprescindibile. Durante il ventennio fascista, fu una delle poche voci italiane a opporsi apertamente al regime, assumendo una posizione di ferma difesa della democrazia e dei diritti civili.
Il ruolo politico e culturale
Nonostante il suo profondo interesse per la filosofia e le arti, Croce non rimase estraneo alla politica. Nel 1920 divenne Ministro della Pubblica Istruzione e si impegnò per la diffusione della cultura e dell’educazione. Durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu una figura centrale nel panorama politico italiano, sostenendo la rinascita democratica del Paese.
Eredità e attualità del pensiero crociano

A più di un secolo e mezzo dalla sua nascita, l’opera di Benedetto Croce continua a essere studiata e discussa. Il suo pensiero rappresenta un richiamo costante al valore della libertà individuale e al ruolo della cultura nella costruzione di una società giusta e consapevole.
Croce ci ha insegnato che la storia non è un insieme di eventi casuali, ma il risultato di una continua ricerca di significato e di espressione da parte dell’essere umano. Il suo insegnamento, oggi più che mai, ci invita a difendere la libertà come fondamento della nostra esistenza.