Tre giovani ballerini italiani, tra cui il siciliano Nicolas Esposto, insieme ad Antonio Caggianelli e Giampiero Giarri, persero la vita in un tragico incidente nel deserto dell’Arabia Saudita, dove si trovavano insieme a una compagnia di artisti per l’inaugurazione di un teatro. Nel loro giorno libero, durante un’escursione con guide locali, i ragazzi, a bordo di due veicoli, stavano rientrando quando, per cause ancora da chiarire, i mezzi precipitarono in una scarpata. L’incidente, oltre alla perdita dei tre giovani italiani, causò la morte di un cittadino saudita e il ferimento di altri membri del gruppo. I corpi furono recuperati grazie all’intervento di un elicottero.
Sul piano giudiziario, la vicenda si è complicata a causa della distanza e della mancanza di collaborazione tra le autorità italiane e saudite. Dopo una denuncia presentata dai familiari delle vittime, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo contro ignoti, ma il pubblico ministero ha richiesto l’archiviazione del caso. Tuttavia, il giudice per le indagini preliminari (GIP) ha respinto tale richiesta, ordinando di proseguire le indagini e di acquisire gli atti del procedimento in corso in Arabia Saudita.
Questa non è la prima volta che viene richiesta l’acquisizione degli atti sauditi: già nel maggio 2024, a fronte di una precedente richiesta di archiviazione, il GIP aveva chiesto lo stesso, ma senza ottenere riscontri da Riad. In un comunicato diffuso dai legali dei familiari, gli avvocati sottolineano che “la complessità dei rapporti diplomatici con il Paese estero coinvolto non può e non deve intralciare il diritto alla verità dei familiari delle vittime”, evidenziando così la ferma determinazione a proseguire la battaglia legale per chiarire le dinamiche e le eventuali responsabilità di questa tragedia.