Un’attività di controllo amministrativo, condotta dalla Polizia Stradale di Gela, ha portato alla luce gravi irregolarità nella gestione di alcuni autolavaggi della città. Durante le ispezioni, un titolare è stato trovato a gestire l’attività senza alcuna autorizzazione e ad effettuare uno smaltimento illecito delle acque reflue, violando le norme previste dal Testo Unico Ambientale. L’uomo, un 46enne, è stato denunciato alla Procura di Gela con l’accusa di gestione non autorizzata di rifiuti. Il G.I.P. presso il Tribunale di Gela, accogliendo le richieste della Procura, ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo dell’impianto.
Le ispezioni, svolte con il supporto dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, hanno inoltre portato alla scoperta di due lavoratori impiegati senza contratto. Per questo, al titolare sono state contestate violazioni relative alla mancata sorveglianza sanitaria e alla mancata formazione dei dipendenti in materia di salute e sicurezza.
Non si tratta dell’unico caso rilevato. Un altro autolavaggio è risultato privo della denuncia di inizio attività e impiegava anch’esso due lavoratori senza regolare contratto. Complessivamente, durante l’operazione, sono state accertate violazioni amministrative per un totale superiore a 20mila euro. Sono stati eseguiti un sequestro preventivo, due sospensioni di attività per lavoro irregolare, e tre persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria. Le indagini hanno evidenziato diverse irregolarità amministrative e penalmente rilevanti.