La giunta regionale siciliana ha approvato la declaratoria di calamità naturale e il riconoscimento dell’avversità meteomarina per i territori dell’Agrigentino e del Nisseno colpiti dall’alluvione del 19 ottobre. Le misure, proposte dall’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo, consentiranno di attivare fondi di sostegno per le imprese agricole e ittiche danneggiate.
L’esondazione del fiume Salso e di alcuni torrenti ha devastato circa 60 ettari di terreni agricoli, con danni stimati in 962 mila euro nell’Agrigentino (Licata) e oltre 1,7 milioni di euro nel Nisseno (Butera, Mazzarino, Riesi, Sommatino). Le perdite includono serre, vigneti, canali di scolo, pozzi e fabbricati rurali. Per il ripristino saranno attivati i fondi della sottomisura 5.2 del PSR 2014-2022.
Anche il settore della pesca ha subito gravi conseguenze: arbusti e detriti riversati in mare dal fiume Salso hanno ostacolato le attività della piccola pesca lungo le coste di Licata, danneggiando reti e attrezzature. Per questo, è stato stanziato un fondo di solidarietà regionale da 300 mila euro destinato al comparto ittico.
L’assessore Barbagallo ha dichiarato: «Il governo regionale è intervenuto prontamente per sostenere le imprese colpite e avviare il ripristino delle strutture danneggiate, dando una risposta concreta alle difficoltà del territorio»
