Il 3 marzo 1847, ad Edimburgo, nasceva Alexander Graham Bell, il genio che avrebbe cambiato per sempre il modo di comunicare. Inventore del telefono e pioniere delle telecomunicazioni, Bell è considerato una delle figure chiave del progresso tecnologico dell’Ottocento.

La sua passione per il suono e la comunicazione era radicata nella sua famiglia: il padre era un esperto di dizione e linguaggio, mentre la madre era sordomuta, una condizione che influenzò profondamente il giovane Alexander.
Dopo anni di studi e sperimentazioni, nel 1876 brevettò il telefono, un’invenzione rivoluzionaria che consentì per la prima volta di trasmettere la voce attraverso fili. Il primo messaggio telefonico della storia? Una semplice frase: “Signor Watson, venga qui, ho bisogno di lei”.
Bell non si fermò al telefono. Lavorò anche nel campo dell’educazione per i non udenti, nell’aviazione e nella ricerca sulle tecnologie acustiche, lasciando un’eredità immensa. Oggi, il suo nome è sinonimo di innovazione e cambiamento.
Ogni volta che solleviamo lo smartphone, dobbiamo un pensiero a lui, il visionario che ci ha permesso di accorciare le distanze.