Rappresentare un omaggio alla giovane donna, simbolo di coraggio e resilienza che fu Sant’Agata, e sensibilizzare sul tema delle molestie e della violenza nei luoghi di lavoro. Questi gli obiettivi posti alla base della creazione di Aituzza, bottiglia di un Etna Doc Special Edition, da nerello mascalese e nerello cappuccio, oggi presentata ufficialmente a Catania.

L’etichetta, disegnata da Annachiara Di Pietro, non lascia spazio ad interpretazioni: il QR Code inserito pone in contatto digitale lavoratori e Osservatorio contro le molestie e le violenze sul lavoro di 6Libera per denunciare episodi di molestie e ricevere informazioni utili su come tutelarsi.
“La minimalista etichetta di Aituzza vuole essere un omaggio alla figura di Agata. Due gli elementi caratterizzanti: l’oro dello sfondo (simbolo di spiritualità, ma soprattutto di forza e determinazione di una donna che si è opposta alla violenza) e le due minnuzze al centro, (simbolo carico di significati profondi, nel cuore di Catania e in tutta la Sicilia, che onorano la memoria della santa ed incarnano valori di forza, fede e resilienza)” – chiosa Annachiara Di Pletro.

Ritenuto il vino un simbolo della cultura e tradizione siciliana ed elemento di convivialità e condivisione, 6Libera individua l’azienda vitivinicola Al-Cantàra, incoronata Cantina dell’Anno a Vinitaly 2023, capace di rappresentare perfettamente il connubio tra impresa, arte e responsabilità sociale.
“La collaborazione con Al-Cantàra rappresenta un passo significativo nella nostra missione di tutela della salute e della sicurezza delle donne sui luoghi di lavoro. ‘Aituzza’ non è solo un vino – dichiara Dhebora Mirabelli, ideatrice dell’Osservatorio 6libera.org e Vicepresidente Associazione 6come6.6libera – ma un simbolo di coraggio e consapevolezza, uno strumento concreto per sensibilizzare e offrire supporto a chi subisce molestie o violenze. È un segnale forte che parla di responsabilità sociale, cultura e cambiamento”.
“Abbiamo voluto dedicare questa nostra etichetta ad Agata che con il suo sacrificio ha dimostrato di essere non condizionabile, mentre, con il contributo del Prof. Gianni Garrera abbiamo fatto una ricerca e scoperto che Aituzza fu un ambientalista ante litteram – dichiara Pucci Giuffrida patron di Al-Cantàra – La collaborazione con 6Libera nasce da un atto di amore. Ho da sempre fortemente desiderato unire la mia azienda (Al-Cantàra in arabo vuol dire “Il Ponte”) con la poesia, l’arte ed il sociale e, come ci insegna Coelho, l’Universo ha fatto sì che incontrassi Dhebora Mirabelli e con lei l’associazione 6Libera alla quale sarà destinato parte del ricavato della vendita delle bottiglie per implementare i propri fini istituzionali”.