Ieri, presso Palazzo Grazioli a Roma nella sede dell”Associazione della Stampa Estera si è svolta la conferenza stampa ufficiale per la presentazione del programma di Agrigento Capitale della Cultura 2025. L’inaugurazione, prevista per sabato 18 gennaio al Teatro Pirandello, prevede la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro della Cultura Alessandro Giuli.
Nonostante la partecipazione del sindaco di Agrigento Francesco Miccichè, l’assessore regionale ai Beni Culturali Francesco Paolo Scarpinato e il direttore della Fondazione Agrigento 2025 Roberto Albergoni, l’assenza del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha generato numerose discussioni. Schifani ha delegato Scarpinato a rappresentarlo, un segnale probabilmente di distanza nei confronti dell’organizzazione dell’evento, viste le recenti polemiche legate alle infiltrazioni d’acqua nel Teatro Pirandello.

“La nomina di Agrigento a capitale italiana della cultura premia non solo la città, ma il progetto di valorizzazione di uno dei territori più ricchi del Mediterraneo, culla di culture differenti che ancora oggi dialogano insieme. – ha detto l’assessore regionale ai beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, aggiungendo – Agrigento va letta in controluce soffermandosi sui templi, sul teatro che sta venendo pian piano alla luce, sulle abitazioni e sulle ville antiche che riemergono dall’oblio del tempo. È un unico filo che collega la maestosità della Valle ai tanti siti minori a cui dedichiamo attenzione continua: sarà un anno bellissimo, in cui racconteremo al mondo il nostro lavoro e il nostro sogno di una Sicilia contemporanea che fa tesoro del suo passato ma guarda al futuro”.
“Agrigento si era candidata per ben due volte ma aveva perso, bisognava quindi dare un’anima e una intelligenza a questo progetto. Agrigento si è presentata come una città che aveva bisogno di aiuto avere una svolta per diventare più europea, inoltre, l’abbiamo candidata non più da sola ma con l’isola di Lampedusa. Ma abbiamo parlato anche di accoglienza e dialogo, credo che anche questa sia stata la carta vincente”. Così il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè come riportato da Italpress. Ai microfoni della stessa agenzia il direttore generale della Fondazione Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, Roberto Albergoni: “Ci dobbiamo aspettare un anno di grandi attività, di presenze di artisti per tutto l’anno. Sarà un anno in cui Agrigento e il territorio si trasformeranno in un laboratorio aperto per fare in modo che tutto ciò che sarà realizzato quest’anno non sarà un calendario di eventi ma un processo che continuerà nel tempo”
Durante la conferenza, sono stati presentati 44 progetti culturali, tra cui concerti, mostre, installazioni d’arte contemporanea e spettacoli, tutti mirati a esaltare la bellezza della Valle dei Templi e del centro storico di Agrigento. Tuttavia, non sono mancate critiche riguardo alla mancanza di coordinamento e alla debole comunicazione, fattori che hanno portato a una programmazione poco incisiva e iniziative che non sono riuscite ad attrarre visitatori e investitori.