Il movimento “Vogliamo l’acqua,” nato questa estate ad Agrigento contro la crisi idrica, si è riunito nuovamente per affrontare la questione, anche se stavolta la partecipazione è stata scarsa. Né Aica, né i rappresentanti dell’ATI idrico, né molti cittadini hanno risposto all’invito lanciato dalle associazioni di consumatori, impegnate a mantenere viva l’attenzione sulla continua carenza idrica che affligge la provincia di Agrigento.
Nel dibattito, seppur ristretto, i presenti hanno ribadito la volontà di portare avanti la battaglia per una gestione dell’acqua più responsabile e trasparente. Le associazioni dei consumatori hanno inoltre proposto una possibile class action contro Aica, il gestore del servizio idrico, per chiedere la rimozione dalla bolletta dei costi legati al servizio non garantito e ai frequenti disservizi.
L’assenza delle istituzioni e della società civile è stata fortemente criticata dai partecipanti, i quali hanno sottolineato l’importanza di un’azione collettiva per rivendicare il diritto a un servizio idrico efficiente in tutta la provincia.