Oliviero Toscani, celebre per le sue campagne pubblicitarie iconiche e spesso controverse, è morto dopo un essere stato ricoverato in rianimazione presso l’ospedale di Cecina (Livorno. A causa di un peggioramento delle sue condizioni di salute legate all’amiloidosi, una malattia rara e seria non ce l’ha fatta. Toscani, 82 anni, era ricoverato da venerdì 10 gennaio e i medici avrebbero rilevato una serie di danni ad alcuni organi vitali. Il grande fotografo non era più cosciente. La moglie Kirsti Moseng, ex modella norvegese che è legata a lui da 50 anni, aveva dichiarato: “Sembra una strada senza ritorno”
Ad annunciare la morte la famiglia in un breve comunicato stampa: “Con immenso dolore diamo la notizia che oggi, 13 gennaio 2025, il nostro amatissimo Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio. Chiediamo cortesemente riservatezza e comprensione per questo momento che vorremmo affrontare nell’intimità della famiglia. Kirsti Toscani con Rocco, Lola e Ali”, si legge nella nota firmata dalla moglie Kirsti e dai figli.
Toscani ha avuto un ruolo fondamentale nel mondo della fotografia e della pubblicità, trasformando il settore della comunicazione con le sue creazioni provocatorie e innovative. Ha collaborato con marchi internazionali come Benetton e Chanel, trattando temi sociali importanti come l’uguaglianza, la lotta alla mafia e l’anoressia.
Antico il suo legame con la Sicilia. Fin da quando il fotografo milanese scelse le vie di Corleone come set naturale del catalogo-moda United Colors of Benetton per la primavera-estate 1997, realizzando i ritratti di 50 giovani del paese nati dopo il 1968.
Poi il suo incarico come assessore alla Cultura nel Comune di Salemi, sotto la guida di Vittorio Sgarbi. In quel periodo, ha sviluppato progetti culturali e fotografici che hanno aiutato a promuovere la Sicilia a livello globale. La sua esperienza in Sicilia è stata caratterizzata da un forte impegno nella denuncia sociale e culturale, utilizzando la fotografia come mezzo di comunicazione e riflessione.